SCD Studio ospita nello spazio di Perugia (via Bramante 22N) 'Stitched Lines' la project room di Patricia Kelly, a cura di Barbara Pavan.
La mostra è realizzata nell’ambito del ciclo espositivo di CASSANDRE, progetto-contenitore promosso da SCD Studio.
Le opere di Patricia Kelly nascono da una riflessione profonda sul legame tra gli esseri umani e la terra, intesa come spazio di memoria, identità e trasformazione. Cresciuta nella contea di Fermanagh, in Irlanda, l’artista traduce i paesaggi aspri e mutevoli della sua terra in linee cucite, dove il ricamo libero diventa gesto primario, sospeso tra astrazione e figurazione. L’uso di tessuti riciclati e materiali di recupero conferisce alle opere una dimensione tattile e stratificata, evocando pratiche rurali e familiari, mentre la poetica del wabi-sabi orienta la sua estetica verso la celebrazione dell’imperfezione e della transitorietà.
In Stitched Lines, la linea cucita si fa segno, scrittura e riflessione: dalle forme organiche della natura alle composizioni geometriche, dense o rarefatte, che ricordano un disegno a matita, restituzione di un paesaggio che è al contempo naturale e culturale, stratificazione storica e sublimazione immaginaria. La pratica artistica di Kelly si inscrive in un discorso contemporaneo che valorizza l’intimità dell’atto del ricamo come forma di resistenza e di riconnessione con il proprio territorio e le proprie radici culturali. La linea cucita non è soltanto un elemento estetico, ma un simbolo di cura e appartenenza, un mezzo per tessere legami tra le generazioni e per preservare la storia di un mondo rurale in rapida trasformazione. Attraverso l’arte, Kelly offre una testimonianza viva di un rapporto con la terra che è al contempo personale e collettivo, fisico e spirituale, dove la memoria si incarna nel gesto e nella materia.
Patricia Kelly è un’artista irlandese formatasi presso la Ulster University di Belfast, dove ha conseguito la laurea in Fine Craft Design. Il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre nazionali e internazionali, tra cui progetti espositivi in Irlanda, Regno Unito, Francia, Australia, Lettonia e Italia. Tra le partecipazioni recenti (2024-25) vi sono la Biennale di Fiber Arts Australia, la II Biennale Internazionale di Fiber Art Contemporanea IT, il Cairde Arts Festival in Irlanda, e progetti espositivi presso il Bluecoat Display Centre di Liverpool, la galleria Amelie du Chalard a Parigi, il Leitrim Sculpture Centre e la Gallery 57 nel Sussex, oltre a collaborazioni con piattaforme internazionali come The Curators e The Drawing Box.