La serie di sculture intitolate I push a finger in my eyes (Kiss, kick, kiss) si ispira alla tecnica "Kiss, kick, kiss", utilizzata per comunicare le cattive notizie (ad esempio, un licenziamento) nel mondo del lavoro, iniziando con la lode, passando alla cattiva notizia e finendo con un encomio. Da qui l’intenzione dell’artista di creare una sorta di fragile monumento alla precarietà dove il vetro multistrato contiene e protegge (kiss) l'esplosione di un petardo (kick) che si mostra solamente nella sua forma finale e quindi solo ad esplosione avvenuta nella sua meravigliosa fragilità (kiss).
"Ciò che mi interessa è il tema vicino al nostro momento storico:
come la rinuncia si riflette nel campo semantico del fallimento, come le malattie e i traumi collettivi causano danni a segmenti precari e fragili della popolazione" (D. Sgambaro).