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Micol Roubini
La Montagna Magica
Curated by: Gabi Scardi
28 March – 16 June 2024
19:00 – 20:00
Comunicato stampa Micol Roubini _La Montagna Magica

 

a cura di Gabi Scardi

 

Il progetto è realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito dell’11ª edizione dell’Italian Council (2022); promosso e prodotto da Lo schermo dell’arte, con il contributo di nctm e l’arte. L’opera entrerà a far parte della collezione del MAN di Nuoro.

 

 

Il MAN presenta la mostra La Montagna Magica di Micol Roubini, incentrata su un’opera che prende la forma di una video-installazione di dimensioni ambientali e che occuperà le sale al primo piano del museo.

 

Il progetto La Montagna Magica nasce dall’incontro di Micol Roubini con l’area di Corio e Balangero.

Interessata da sempre alle tracce memoriali dei luoghi e delle genti, e impegnata in progetti a lungo termine sul territorio, l’artista ne racconta la fase post industriale analizzando la fitta rete di relazioni che, con il contesto, intrattengono gli abitanti.

 

Siamo, infatti, in Nord Italia, a poche decine di chilometri da Torino: un’area densamente popolata. Eppure nei paesi di Corio e Balangero e nella contigua cava di amianto in disuso domina un’atmosfera sospesa.

Attiva dal 1918 al 1990, l’Amiantifera fu la cava a cielo aperto più grande d’Europa. Oggi l’area è al centro di un esteso progetto di bonifica; i segni ancora leggibili dell’attività estrattiva convivono con le tracce di un progressivo inselvatichimento, con la ricomparsa, sia naturale che indotta, di diverse specie vegetali e animali.

 

Nella video-installazione La Montagna Magica si intrecciano diversi piani tra i quali il processo di colonizzazione dei terreni contaminati da parte di piante e licheni, le ricerche di laboratorio sull’amianto, le suggestioni all’origine della storia stessa dell’utilizzo del minerale, considerato fin dai tempi antichi magico per le sue straordinarie proprietà ignifughe.

La fase di transizione in atto vede contrapposti un passato recente segnato da vicende tra le più complesse della storia industriale italiana, e una futura riconversione volta alla restituzione di ampie aree della montagna, oggi inaccessibili, alle comunità che la circondano.

 

Tra le traiettorie di ricerca di Roubini una ha riguardato l’immaginazione onirica degli abitanti dell’area, per lo più ex lavoratori della miniera o loro familiari; un modo per investigarne il vissuto interiore rispetto alla complessità della situazione.

 

La montagna magica è una video-installazione, 4 canali, 2023, super 16mm trasferito in 2K, sonoro, 24’30’’.

 

 

MICOL ROUBINI

 

È nata nel 1982 a Milano, dove vive e lavora. È diplomata all’Accademia di Brera e alla Univeristät der Künste di Berlino. Dal 2021 insegna Nuovi linguaggi della comunicazione visiva al CFP Bauer, Milano. La sua ricerca indaga gli equilibri tra uomo e territorio, tra sistemi culturali e morfologia del paesaggio, tra storia, migrazioni e memorie individuali.

 

Ha esposto a Museo Casa Testori (2021), Premio Matteo Oliviero (2017), Hotel Charleroi (2013). Ha realizzato il progetto Atti clandestini per terre mobili (Fondazione Palazzo Magnani 2021). Ha partecipato a rassegne video a Villa Medici (2021), Pavilion (Poznan 2021), LightCone (Parigi 2017), Scotland’s Centre for Photography (2012).

 

Ha condotto masterclass (Locarno Film Festival 2022) e partecipato a residenze tra cui Fondazione Pistoletto (2017), Scottish Sculpture Workshop (2013). Il suo film La strada per le montagne (2019), in concorso al Cinéma du Réel e in altri festival europei, ha vinto il Premio Corso Salani al Trieste Film Festival 2020.

 

GABI SCARDI

 

È curatrice e critica di arte contemporanea, da anni impegnata nell’ambito di progetti pubblici e pratiche sociali. È curatrice di mostre personali, mostre collettive e progetti pubblici. Collabora con istituzioni artistiche e culturali italiane e internazionali, tra le quali: Pac, Milano; Museo del Novecento, Milano; Pirelli Hangar Bicocca, Milano; MAXXI, Roma; Biennale di Venezia, Venezia; Royal Academy, London; Louisiana Museum, Copenhagen.

 

Tra i progetti curati: Chiaralice Rizzi e Alessandro Laita, The Memory of the Air, progetto vincitore di Italian Council, Museo Marubi, Scutari, Albania, 2021-2022; Emilio Fantin, Risvegli, progetto vincitore di Italian Council, Mambo Bologna, Palazzo Barolo Torino, Fondazione Baruchello Roma, University of Chicago; Maria Papadimitriou, Why look at animals AGRIMIKA’, Padiglione Grecia alla 56° Biennale di Venezia; restauro del Teatro Continuo di Alberto Burri, Milano, 2015.

Dal 2011 è direttrice artistica di nctm e l’arte.

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