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Anne Imhof. SEX
A cura di: Carolyn Christov-Bakargiev Marcella Beccaria
15 marzo – 7 novembre 2021
gio, ven, sab, dom: 11:00 – 19:00
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Mostra a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria

Sex è un progetto in tre capitoli, commissionato dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, Tate Modern, Londra e the Art Institute of Chicago

Parte del progetto espositivo Espressioni, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea organizza per la prima volta in un’istituzione italiana la mostra SEX dedicata ad Anne Imhof (Gießen, Germania, 1978), artista premiata con il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2017. La mostra comprende dipinti, sculture, oggetti, elementi architettonici, disegni e un’installazione sonora che si ispira alla forma del concerto pubblico, nonché una performance. Attraverso un esperimento curatoriale, l’allestimento di Anne Imhof incorpora inoltre alcune opere d’arte storiche appartenenti alla mostra collettiva Espressioni. La proposizione in corso contemporaneamente nell’edificio Castello e che diventano a tutti gli effetti personaggi dell’esposizione.’elemento scultoreo centrale in SEX è un lungo muro in vetro e acciaio che Imhof mette in scena per definire in maniera ambivalente lo spazio. Untitled (Glass Wall) (Senza titolo – Muro di vetro), 2019-2020, è un’opera architettonica e scultorea, strutturata in pannelli di vetro montati su basi in acciaio. Pur rievocando i muri, le barriere e le transenne erette per gestire le folle, separare e allontanare le persone nelle nostre città, il “muro di vetro” ne nega la funzione, proponendosi quale struttura attraversabile, discontinua e definita da una costante trasparenza. Come una lunga spina dorsale, l’opera attraversa l’intero spazio della Manica, dividendola in due corridoi simmetrici, che ospitano opere intenzionalmente allestite secondo i concetti di doppio e rispecchiamento.

SEX comprende opere pittoriche di grandi dimensioni che manifestano la tensione nei confronti dell’immagine e al tempo stesso la sua possibile distruzione attraverso un linguaggio che include la ripetizione di ritratti femminili serigrafati, lontani dai canoni della moda, l’appropriazione di immagini di esplosioni nucleari nella serie Sunset (Tramonto), 2019, e l’uso di graffi e abrasioni in Untitled (Senza titolo), 2017-2019. È inoltre presente un ampio corpus di nuovi disegni, appositamente realizzati dall’artista nel 2020 durante il lockdown a Berlino e in preparazione della mostra, nei quali emerge l’attenzione nei confronti del linguaggio del corpo e dei modi in cui i gesti disegnano lo spazio.

Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
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