Il progetto L’Arte della Libertà, curato da Elisa Fulco e da Antonio Leone, ha dato vita a un ciclo di attività (workshop, laboratori creativi, visite guidate, lezioni di arte contemporanea) e a un laboratorio artistico permanente nel polo didattico della Casa di reclusione. Si è svolto da febbraio 2019 ad aprile 2020, con l’obiettivo di introdurre la pratica artistica e l’arte contemporanea all’interno degli Istituti di reclusione, per collegare simbolicamente il dentro al fuori e creare una nuova immagine del carcere.
In occasione del workshop con l’artista Loredana Longo sono state coinvolte trenta persone, tra detenuti, operatori socio-sanitari, operatori museali e polizia penitenziaria, nella realizzazione di opere (scritte, installazioni, performance), che hanno sviluppato una riflessione corale sul tema della libertà e della reclusione.
L'opera Volare per una farfalla non è una scelta, è il risultato del primo workshop incentrato sulla composizione di frasi sul tema della libertà. La frase manifesto che dà il titolo all’opera è stata votata dai partecipanti per la sua capacità di dare forma all’ambiguità implicita nel concetto stesso di libertà.
L’Arte della Libertà ha scoperchiato temi, generato valori e relazioni paritarie che hanno svelato la possibilità di nuovi equilibri dentro e fuori dal carcere.
Il progetto è stato sostenuto da Fondazione con il Sud e Fondazione Sicilia, con la partnership della Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone, della GAM di Palermo e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo.
Loredana Longo è nata nel 1967 a Catania, vive e lavora a Milano. Artista poliedrica e performer, crea installazioni con tecniche diverse: video, fotografia, scultura e scenografia. Per molti anni ha lavorato su un concetto che definisce “Estetica della distruzione”, in cui attraverso un processo
di costruzione, distruzione e ricostruzione cerca di superare l’idea del limiti e dei condizionamenti familiari e culturali.
Dal 2005 realizza una serie di lavori, The Explosions, veri e propri set teatrali in cui recupera filologicamente arredi e orpelli di interni borghesi, per poi farli esplodere ricomponendone simbolicamente i pezzi. Nella serie Floors, la sua attenzione si sposta sull’utilizzo del cemento impoverito nelle costruzioni siciliane denunciandone l’abuso in molti dei lavori che utilizzano pavimenti di cemento con oggetti di recupero al suo interno. Negli ultimi anni il suo lavoro sviluppa temi sociali e politici con performance e installazioni, documentati da video e fotografie. www.loredanalongo.com