Il Mart dedica una mostra a Giuliano Vangi. Pittore e scultore, la sua poetica è incentrata sulla figura umana che interpreta con un linguaggio potente e contemporaneo, senza mai dimenticare l’eredità lasciata dalla grande tradizione scultorea. La sua ricerca investe la condizione umana tutta: il senso di solitudine, lo smarrimento, le inquietudini del presente. In mostra oltre cinquanta sculture e una ventina di disegni, di cui uno sviluppato su una parete lunga 36 metri che introduce il visitatore all’interno dello spazio espositivo allestito su progetto di Mario Botta.
I lavori di Vangi dialogano con alcuni artisti gotici o rinascimentali. Dodici le opere antiche in mostra, tra cui tre disegni di Michelangelo, il Busto di Niccolò da Uzzano di Donatello, un Crocifisso di inizio Trecento di Giovanni Pisano, ma anche sculture di Jacopo della Quercia, Tino di Camaino, Agostino di Giovanni, Francesco di Valdambrino.