FRONTAC è la parola etrusca con cui veniva indicato ciò che era “relativo al fulmine”. L’opera attinge a vari elementi fondamentali del territorio mettendo in relazione la storia geologica del luogo caratterizzato principalmente dalla sua natura vulcanica, e l’identità storica che lega questo luogo all’antica presenza del misterioso popolo etrusco. Allo stesso tempo, questi due concetti fondamentali si intrecciano con la poetica di Magni incentrata sul tema del conflitto umano e sul rapporto Uomo-Natura, unitamente al tema della memoria, per una riflessione mirata ad accendere i riflettori anche sull’attualità dei nostri tempi.
Con FRONTAC si inaugura la prima edizione di LLART (Lamone Land Art) un progetto a cura di Mara van Wees per il comune di FARNESE, che intende portare l’arte contemporanea nella Selva del Lamone, Riserva Naturale della Regione Lazio: un bosco aspro e selvaggio di 2000 ettari al confine tra il Lazio e la Toscana, cresciuto su un’antica colata lavica formatasi circa 150.000 anni fa. A tratti impenetrabile, coperta di “murce” (cumuli di pietre laviche) è un luogo affascinante dalla notevole valenza naturalistica, ambientale ed archeologica.