La visita guidata, rivolta a giovani e adulti, affronta il rapporto tra l’artista e l’ambiente. A partire dalla metà degli anni ‘60, Piero Gilardi (Torino 1942), uno dei più importanti artisti italiani viventi, inventa i Tappeti natura.
Prendendo spunto da paesaggi e scorci reali, l’artista epura i brani di natura che rappresenta – il greto di un fiume, una spiaggia, un bosco – dalla mano dell’uomo, per rappresentarne l’aspetto incontaminato. Il paradosso insito nella sua pratica è l’utilizzo di un materiale industriale che lavora “per via di levare” partendo da un blocco, come se si trattasse del tradizionale marmo: il poliuretano espanso. Una sostanza artificiale diviene quindi il medium per rappresentare il suo opposto, in una crescente sensibilità verso il tema dell’ecologia che negli anni a venire sfocerà nella creazione del PAV (Parco d’Arte Vivente), un’isola naturalistica nel cuore di un quartiere operaio ad alta densità edilizia come l’ex Lingotto di Torino.