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Rinascita
Dopo il periodo asfittico e crudele della coatta segregazione, l’artista intravede nuovi scenari densi di significazione.
Annamaria Targher, "Porcellino gaudente che gioca con due palle", 2021 Gentile concessione dell'Artista
8 ottobre 2022
15:00 – 20:00
Per via di un caso di positività Covid-19, la Galleria rimarrà chiusa sabato 8 ottobre, ci scusiamo per il disagio.
Descrizione

In occasione della XVIIIa Giornata del Contemporaneo (AMACI), sabato 08 ottobre 2022, Annamaria Targher riapre le porte del proprio Alpine Studio per presentare gli ultimi lavori.
Dopo il periodo asfittico e crudele della coatta segregazione in cui la sensazione di claustrofobia si è adagiata, giocoforza e di riflesso, sulla tela, l’artista intravede nuovi scenari densi di significazione.
Le serie "Timbro", "Sedia" e "Frullatore ad immersione", documentano una insistita ricerca sulla propria identità per il tramite di oggetti di uso comune, popolare.
Prova ne sono l’inquadratura frontale, quasi icastica, nella propria perentorietà, delle prime due: in "Timbro", in particolare, l’anatomia umana si sovrappone agli elementi costitutivi l’arnese, per cui testa, collo e spalle rappresentano la parte sommitale di un corpo femminile stilizzato e vagamente trapezoidale al cui centro, però, s’individua chiaramente un utero pullulante lettere volanti. Mentre in "Frullatore ad immersione", un ammasso molle come carne è penetrato e messo in moto da quattro arti semoventi dai colori industriali.
In "Braciole e baguette centrifugate, in umido" la componente pop è conglobata e validata da un movimento pittorico concentrico e conchiuso che raccoglie l’energia farneticante e visionaria dell’artista in un mandala dal sapore anche decorativo e di gusto, come ha scritto sapientemente Francesca Bartellini Moech, decisamente minoico. Al pari di un tappeto, di un arazzo o di una piastrellatura.
Sempre di matrice decorativa si tratta in "Tappeto alla giapponese" che ammicca alla serie delle "Carte da parati" (2015 – 2016) per sganciarsene, inseguendo una pittura più ferma, decisamente più geometrica e spaziale, anche se la vera forza, punto di riferimento dell’intera esposizione rimangono i due "Porcellino gaudente", esempi di pittura all’ennesima potenza, esondante, libera, frusciante che torna alla matrice originaria dell’artista: quella dell’Espressionismo Astratto, seppur riferita ad un animale in carne e ciccia.
Sparisce, quindi, il collage visto come elemento a supporto di una pittura magari non sempre vigorosa, quasi annaspante, perdente e ritorna il segno come elemento viscerale che spiazza, una volta per tutte, l’elemento posticcio e forse estraneo della parola a collage: momento ed atto estremamente concettuali, ma pur sempre identitari e definenti l’artista nelle sue muliebri sfaccettature.

 

Per via di un caso di positività Covid-19, lo Studio rimarrà chiuso sabato 8 ottobre, ci scusiamo per il disagio.

Annamaria Targher
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Via nazionale 3 , 38064, San sebastiano di folgaria , Tn
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