Giuseppe Capogrossi, pittore tonale di grande impatto per lo sviluppo della storia dell'arte del secolo scorso a Roma, in Italia, e oltre i suoi confini, lascia letteralmente il 'segno', reso noto dal vocabolario espressivo astratto elaborato negli anni Cinquanta. E' stato infatti contraddistinto da un percorso creativo che dal piano figurativo passa a una concezione sempre più volta all'astrazione, in cui la rarefazione della composizione cede il campo alla forma pura e allo spazio in costruzione.
Questa importante trasformazione formale getta le basi proprio nella stagione tonale e figurativa degli anni Trenta che, a pieno titolo, entra a far parte della Scuola Romana e che è ben rappresentata dalla collezione Elena e Claudio Cerasi a Palazzo Merulana.
Due dipinti di quegli anni vengono infatti acquistati dai coniugi Cerasi alla fine degli anni Ottanta: "Gita in barca, I canottieri; Partenza in sandolino" del 1932 e "Ballo sul fiume" del 1936, entrambi caratterizzati da una compattezza di visione e da un geometrismo senza profondità che conferiscono alle immagini una leggerezza e un chiarore senza tempo. Soprattutto la seconda opera dichiara un citazionismo toscano quattrocentesco che rievoca in pieno il desiderio di una rinascenza culturale, già in qualche modo indizio della prossima stagione astratta del maestro.
Palazzo Merulana ha già raccontato come alcuni grandi artisti del Novecento si siano dedicati ad evoluzioni e metamorfosi della propria ricerca pittorica sul piano formale: ne è esempio la mostra del 2019 Giacomo Balla. Dal futurismo astratto al futurismo iconico, a cura di Fabio Benzi, che ha illustrato il cambiamento di prospettiva dell'artista, orientato, nella fase finale della sua produzione, verso la figurazione.
Adesso il museo intende condividere con il pubblico quello che è stato un momento di estrema importanza per la ricerca artistica di Giuseppe Capogrossi, pittore che ha saputo manipolare le proprie creazioni artistiche a partire da un tessuto figurativo man mano sempre più segnico, grazie anche a un utilizzo evocativo del colore, pieno e assoluto.
In occasione del cinquatenario dalla morte dell'artista, Palazzo Merulana proporrà una mediazione culturale dal titolo “Dal sogno al segno: Giuseppe Capogrossi figurativo nella Collezione Elena e Claudio Cerasi”.