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Trans Formam
Erwin Wurm, Fat Convertible (Fat car), 2022 fusione di alluminio, lacca cm 133x240x430
8 ottobre 2022
10:00 – 18:30
Descrizione

La mostra, la prima completa ed articolata in Italia, raccoglie circa ventidue opere, la maggior parte espressamente realizzate, per dare conto della qualità poliedrica delle sculture dell’artista austriaco, unitamente ad una serie di oli su tela eseguiti per l’occasione. Si tratta di oggetti distorti, esagerati, gonfi che ritraggono aspetti centrali nella società contemporanea come l’auto, il cibo massificato, la casa, il consumismo, riletti con ironia e acume attraverso l’alterazione della loro abituale versione.

Il progetto raccoglie, dunque, opere iconiche che consistono in oggetti di uso quotidiano come Big Kiss, i würstel che si avvinghiano in un bacio, la borsa elegante da donna sorretta da gambe affusolate oltremisura, le celebri fat houses, tra le quali spicca la casa di Marx, resa obesa dall’essere trasformata in seduta, schiacciata dal peso dello spettatore eventuale, come ad accentuare il versante ironico attraverso il gesto di poggiare il proprio sedere sulla casa del celebre pensatore…un’irriverenza guascona che sollecita il gusto di un dibattito disincantato. Salsicce di marmo di grandi dimensioni sono autonome, oppure schiacciano auto che oscillano tra il divenire ingrassate alla tendenza alla liquefazione. Tutta la scultura è pertanto sinonimo di trasformazione.

Nella sede di via Benedetta della galleria occupa la parte centrale dello spazio, isolata ed iconica, Fat Convertible: un’auto cabrio realizzata appositamente per l'occasione della mostra di Firenze secondo la celeberrima metamorfosi di Wurm che la rende sovradimensionata fino ad arrivare a 430 cm, gonfiata attraverso il poliuretano con gli esterni specchianti in fusione di alluminio e gli interni verde acido. L’opera rappresenta la sintesi della poetica di Erwin Wurm e ne segna inequivocabilmente la riconoscibilità nel panorama dell’arte mondiale.

Una mostra di impianto museale che alterna sculture di vario materiale, marmo, alluminio, bronzo, vetro di murano, cemento, a dipinti recanti le parole iconiche della mostra, anch’esse gonfiate fino a renderle appena leggibili sulla superficie. Risaltano le tele con scritto in italiano “salsiccia”, “gelato” e “salame”, le prima mai realizzate con questi termini e prodotte appositamente.

Galleria Poggiali
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Via della scala 35/a, 50123, Firenze, Firenze
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