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Non c'è volto
InCUBOAzione in occasione della Giornata del Contemporaneo presenta “Non c'è volto”: un progetto inedito di Federica Gonnelli.
Federica Gonnelli, Non c'è volto, 2023
7 ottobre 2023
sab: 16:00 – 20:00
La mostra sarà visitabile il 7 e l' 8 ottobre 2023 dalle 16 alle 20 con ingresso libero, dal 9 ottobre al 12 novembre 2023 su appuntamento. Per informazioni: Cell 339 8075262 Email info@federicagonnelli.it
Descrizione

InCUBOAzione in occasione della Giornata del Contemporaneo presenta “Non c’è volto”: un progetto inedito di Federica Gonnelli – ispirato all’opera dello scrittore Jorge Luis Borges. Una ricerca allo stesso tempo razionale e sentimentale – alla quale l’artista ci ha abituato, ma che non smette di innovarsi – è alla base delle installazioni proposte, nelle quali Federica sfrutta, per la prima volta, come ulteriore strumento di rielaborazione delle sue immagini la controversa, impetuosa e audace tecnologia informatica offerta dall’A.I.: l’intelligenza artificiale, toccando quei temi universali che le sono da sempre cari, in particolare quello dell’identità. Temi che attraverso il filtro dell’A.I. risultano – non inaspettatamente, perché è a ciò che mira l’obiettivo dell’artista fin dall’inizio, ma sorprendentemente – rafforzati, soprattutto nel sentimento dell’unicità irripetibile dell’esperienza individuale. Temi universali che infatti sono sempre accompagnati dall’originalità del destino di ciascuno di noi, dalle coincidenze impreviste, dal caso. Federica è capace di grande empatia con l’individuo altro, riuscendo a creare con le sue affascinanti opere e installazioni tra simmetria e disordine, norma e assurdo, mondi multiformi; seppur governati dalla logica e in questo caso anche dall’algoritmo. L’artista supera la perenne difficoltà di trasmissione e comunicazione tra simili di esperienze e pensieri personali, attraverso rappresentazioni in simboli e allegorie, parvenze e divagazioni, intuizioni e metafore di elementi talvolta personali per permettere la condivisione generale di un tema. Una lingua particolare che non prevarica l’esperienza dell’opera, un linguaggio preciso, frutto di un’attenzione e di una preoccupazione costanti, usato in tutte le opere da Federica, che si serve di segni convenzionali, che diventano tali e familiari nel corso del tempo e del dialogo apparentemente silenzioso tra artista – opera – osservatore, fatto di rimandi, elementi ricorrenti e prediletti, immagini, sostantivi, colori e aggettivi, dando corpo e trasformando in realtà sensibili emozioni e idee. Dispositivi, come l’artista definisce le sue opere, che non servono a fare scaturire risposte, ma servono ad avanzare ipotesi, congetture e domande, la cui attivazione, è affidata all’osservatore, lo stesso individuo altro. Una propensione, questa di Federica, verso l’altro che proviene dalla sua storia e cultura, personale e familiare, dall’ambiente in cui è cresciuta, fortemente caratterizzato dalle opere del Rinascimento e dai valori dell’Umanesimo e che dà luogo a una ricerca estremamente consapevole, disciplinata e proporzionata. Il progetto prende avvio dall’opera a parete: “Non c’è volto che non sia sul punto di cancellarsi come il volto di un sogno”, espansione dell’omonima opera su carta presentata all’interno della rivista/oggetto “CIVICO 23 No Profit Art Space” di Salerno nello scorso giugno.

Via delle fonti 480, 59100, Prato, Po, Italia
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