CONTEMPORALIS incontra l'artista artista italo-senegalese Binta Diaw, il cui lavoro cerca di decostruire i processi che hanno portato alla strumentalizzazione dei corpi nella storia indebolendo l’integrità della storia eurocentrica. Nel 2022 è stata la prima vincitrice del premio franco-italiano Pujade-Lauraine. L’opera di Binta Diaw nasce da una lunga ricerca “che ha come punto di partenza il corpo femminile nero in relazione alle tracce di colonialismo presenti nella società odierna”. Ed è direttamente ispirata da un detto popolare in lingua Wolof della tradizione senegalese: Nit nitay garabam [L’essere umano è cura dell’essere umano]. La parola garab ha un duplice significato, pianta e medicina/cura. “Attraverso la poeticità di questo proverbio tradotto in immagine, l’artista sottolinea il legame inscindibile che unisce l’essere umano alla Natura e viceversa. E la necessità di prendersi cura di tutto quello che ci circonda, in quanto parte integrante di noi stessi e delle nostre vite”. In occasione del suo periodo di residenza presso Art Explora a Parigi Binta Diaw sarà ospite di CONTEMPORALIS per parlare del suo lavoro e della sua attuale ricerca artistica.