Il progetto Stone, inserito nel programma Umanità?! di Mesia Spacem, si sviluppa intorno al riconoscimento dell’impossibilità di dare una risposta univoca agli interrogativi sulla natura del Tempo e della Memoria. Questo sviluppo avviene attraverso alcuni passaggi di un vissuto personale, scanditi da quattro momenti principali che ho definito come: lavoro, dolore, terapia e guarigione. Il lavoro è espresso come concetto totalmente pieno delle sue definizioni e per questo lasciato libero di essere letto e pensato secondo le proprie esperienze, il proprio sapere e intelletto. In particolare il termine “stone” si riferisce al titolo della lirica di Charles Simic che affronta la questione dell’organico e dell’inorganico che si compenetrano; una possibile ragione sul concetto di lavoro. Il dolore quasi sempre accolto con grande sfavore e interdetto nella cultura classica, viene proposto come sintomo di una nuova origine e come un possibile principio. La terapia è offerta in un prospetto estetico e in un’esperienza sensibile condivisa pubblicamente e raccontata nell’immediato proprio mentre accade. La guarigione si costituisce nella lettura consapevole e organizzata di tutte le precedenti fasi e senza caratteristiche definite da un inizio e una fine, piuttosto è una forma di intesa, di attenzione verso ogni accadimento; una cura di sé e del sé.
Stone, Benedetta Galli
MESIA SPACE - Largo Mesia, 3 - Roma | 7 - 28 ottobre 2023 | ore 12.00 – 21.00
Inaugurazione Sabato 7 ottobre 2023 ore 19.00
Video-installazione / da sabato 7 a giovedì 12 ottobre