Si chiamano Dante Pessina, Arialda Repossi, Maria Brasca, Cornelio Binda, Rita Boniardi detta la Gilda: sono alcuni dei protagonisti de "I segreti di Milano", la saga di un’intensa e vivida Milano narrata da Giovanni Testori tra il 1958 e il 1961. La loro epopea popolare si svolge in quella zona della città che ha come asse via Mac Mahon, la strada che dal centro si insinua nel cuore della periferia nord ovest, supera il Ponte della Ghisolfa, tra la Bovisa, Vialba e Roserio, e prosegue con un affondo anche sul Giambellino.
Born in Mac Mahon è il titolo della mostra che porterà questi personaggi, amatissimi, a rivivere nella reinterpretazione di un gruppo di 20 illustratori. Installazioni, immagini, video e sonorità popoleranno le stanze di Casa Testori, dove ha abitato lo scrittore che, oltre 60 anni fa, questi personaggi ha immaginato e raccontato.
Agli illustratori è stato chiesto, attraverso la loro personale immaginazione e sensibilità, di connettere all’oggi personaggi che avevano dato vita a una straordinaria epica popolare, conservandone lo spirito e restituendone l’energia vitale. Nel percorso della mostra il pubblico realizzerà dei veri incontri, grazie ad allestimenti creativi e suggestivi messi a punto con i singoli artisti, così che la commedia umana di Testori tornerà come in scena, attraverso sequenze e situazioni che richiamano, stanza dopo stanza, gli atti teatrali. Il finale sarà un fuori programma: agli artisti Danilo Sciorilli e Alberto Montorfano è stato chiesto di affrontare due personaggi dell’ultima stagione creativa di Testori, per testimoniare come cambiò, in segno drammatico, la sua visione di Milano: sono Riboldi Gino di "In exitu" e Madame “La Flüte” de "Gli Angeli dello sterminio".
Si chiamano Dante Pessina, Arialda Repossi, Maria Brasca, Cornelio Binda, Rita Boniardi detta la Gilda: sono alcuni dei protagonisti de "I segreti di Milano", la saga di un’intensa e vivida Milano narrata da Giovanni Testori tra il 1958 e il 1961. La loro epopea popolare si svolge in quella zona della città che ha come asse via Mac Mahon, la strada che dal centro si insinua nel cuore della periferia nord ovest, supera il Ponte della Ghisolfa, tra la Bovisa, Vialba e Roserio, e prosegue con un affondo anche sul Giambellino.
Born in Mac Mahon è il titolo della mostra che porterà questi personaggi, amatissimi, a rivivere nella reinterpretazione di un gruppo di 20 illustratori. Installazioni, immagini, video e sonorità popoleranno le stanze di Casa Testori, dove ha abitato lo scrittore che, oltre 60 anni fa, questi personaggi ha immaginato e raccontato.
Agli illustratori è stato chiesto, attraverso la loro personale immaginazione e sensibilità, di connettere all’oggi personaggi che avevano dato vita a una straordinaria epica popolare, conservandone lo spirito e restituendone l’energia vitale. Nel percorso della mostra il pubblico realizzerà dei veri incontri, grazie ad allestimenti creativi e suggestivi messi a punto con i singoli artisti, così che la commedia umana di Testori tornerà come in scena, attraverso sequenze e situazioni che richiamano, stanza dopo stanza, gli atti teatrali. Il finale sarà un fuori programma: agli artisti Danilo Sciorilli e Alberto Montorfano è stato chiesto di affrontare due personaggi dell’ultima stagione creativa di Testori, per testimoniare come cambiò, in segno drammatico, la sua visione di Milano: sono Riboldi Gino di "In exitu" e Madame “La Flüte” de "Gli Angeli dello sterminio".
La mostra, a cura di Francesco Franchi e Matteo Riva, presenta i lavori di Cristina Amodeo, Massimiliano Aurelio, Jacopo Baco, Alessandro Baronciani, Luca Font, Riccardo Guasco, Jeugov, Martoz, Sarah Mazzetti, Anna Parini, Gio Pastori, Francesco Poroli, Jacopo Rosati, Giulia Sagramola, Davide Spelta, Steiner&Wolinska, Marianna Tomaselli, Elisa Seitzinger con la partecipazione degli artisti Alberto Montorfano e Danilo Sciorilli