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"Cuore Nero"
Personale dell'artista Donatella Giagnacovo
Donatella Giagnacovo
7 ottobre 2023
sab: 11:00 – 13:00 / 17:00 – 20:00
Negli orari indicati sarà possibile fare una visita guidata della mostra
Descrizione

“Cuore Nero” è la rappresentazione del tradimento, di tutti i tradimenti. Non solo dell’amore nel suo significato profondo, ma dei sogni, delle aspettative, dei progetti: attraverso una grande installazione modulare Giagnacovo ci consegna uno sguardo sul fondo della realtà, sul suo lato nascosto che fatichiamo a decifrare, il suo cuore nero che non vogliamo indagare, di cui preferiamo non ammettere l’esistenza fino a quando, precipitando, dobbiamo necessariamente scoprirlo.
Questi cuori sono forme che tradiscono la propria essenza o, per meglio dire, sono l’essenza ultima e autentica di una narrazione che appare altra in superficie, la natura e la sostanza di quell’ombra oscura che vestendo l’umanità dell’individuo ne rivela, paradossalmente, la sua nuda verità.
In un cortocircuito polisemico di parole e di elementi visivi, l’artista muove alla ricerca del nucleo di sentimenti e emozioni, scavando tra le pieghe e tra le sfumature degli eventi, dei fenomeni e dei comportamenti, individuali e collettivi. Come una collezionista, individua e raccoglie l’anomalia delle definizioni che non coincidono con la manifestazione reale che pretendono di identificare, che tradiscono il significato che ne è all’origine, lo spirito della promessa che il termine contiene e garantisce: qual è la convergenza semantica – ad esempio – tra amore e omicidio, tra empatia e sopraffazione, tra amore e stupro, tra cura e sfruttamento, tra rispetto e possesso.
Giagnacovo crea un archivio della consapevolezza, un erbario delle malerbe, allestendo una vetrina in cui al contempo osservare e specchiarsi, una sorta di lente di ingrandimento che consente di leggere i segni e i gesti nel minimo dettaglio e nella loro crudezza, mondati dall’aura fuorviante delle espressioni linguistiche con cui convenzionalmente sono catalogati, e attribuendo ad ognuno la responsabilità di un tradimento – di senso, di valore, di prospettiva.
Installata in un ambiente raccolto e secondario dove evidenti sopravvivono le tracce e la memoria di altre vite, “Cuore Nero” instaura un dialogo intimo e personale con l’osservatore. In questo spazio separato – che per estensione è uno dei significati del sacro – si consuma un rito catartico, una purificazione della parola che ritrova il suo senso pieno e coerente, liberato dalle degenerazioni e dai fraintendimenti. Se, nell’immaginario collettivo di una cultura che si è evoluta a partire dalle sue radici cristiane, il cuore di Gesù costituiva la rappresentazione dell’amore elevato alla sua massima potenza, quella divina, è ancora a quella stessa tradizione che si ispira l’ultima opera che chiude simbolicamente il cerchio: il cuore di pane che nella divisione e condivisione con l’altro diventa rito di rinascita e di speranza, nutrimento, vita.” Barbara Pavan

"la Dama di Capestrano"
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Via Aquila 7, 67022, Capestrano, AQ, Italia
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