In occasione della diciannovesima edizione della Giornata del contemporaneo, la Galleria degli stucchi di palazzo Pianetti si rivela una perfetta location per accogliere la magnifica mutevolezza della natura durante le quattro stagioni catturata dallo sguardo del fotografo Scalpelli, la quale intona con il settecentesco “giardino artificiale rococò” una lirica dialettica giocata su toni cromatici. Le tinte pastello delle raffinate decorazioni della galleria, infatti, sembrano ascoltare curiose le sottili variazioni cromatiche del foliage di Canfaito o i riflessi della neve sui mattoni ruvidi del suggestivo borgo di Elcito. Non dimentichiamo inoltre che le terrazze del secondo piano di palazzo Pianetti sono state in passato un privilegiato punto di osservazione del monte San Vicino, che da lontano svetta nel morbido skyline della Vallesina. Questa mostra rende omaggio così anche a quella che potremmo definire una scuola pittorica jesina fatta da artisti come Betto Tesei, Corrado Corradi, Piero Grizi, attiva nella prima metà del Novecento, che ricordiamo per un’emozionante poesia del paesaggio della Vallesina. Un paesaggio, quello della Vallesina, che l’Amministrazione Comunale si impegna a valorizzare e rilanciare, anche grazie alle nuove tecnologie, con la recente inaugurazione del Centro di Interpretazione del Paesaggio nella sede dell’Istituto Marchigiano di Enogastronomia nel seicentesco palazzo Balleani Vecchio, che si arricchirà anche degli scatti di Gianluca Scalpelli. Questa mostra si fa dunque portavoce di una strategica volontà di sensibilizzazione alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla cura della bellezza del paesaggio naturale indissolubilmente legato al paesaggio culturale che ricorda all’essere umano come sia possibile, tra pittoresco e sublime, ritrovare la propria heimat.