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Organica | Percorsi del contemporaneo sul Monte Limbara
Il Museo di arte ambientale Organica propone un'intera giornata di eventi dedicati all'arte installativa, alla fotografia e alla musica contemporanea.
Pierluigi Calignano, Che io non sia una rupe ma acqua e cielo, 2023 @archiviotramedarte2023
7 ottobre 2023
sab: 12:00 – 21:00
Le mostre e lo spettacolo serale sono a partecipazione gratuita.
Descrizione

In occasione della GDC19, il Museo di arte ambientale Organica, nella splendida cornice del Monte Limbara, propone un’intera giornata di eventi dedicati all’arte installativa, alla fotografia e alla musica contemporanea. Nelle sale dello spazio CEDAP, visitabile eccezionalmente dalle 12 alle 21, le nuove mostra della programmazione autunnale: Per la sezione di arte contemporanea, l’artista Pierluigi Calignano presenta l’installazione “Che io non sia una rupe ma acqua e cielo” a cura di Giannella Demuro, mentre per la sezione di fotografia il Museo ospita la retrospettiva “Michele Tamponi – percorsi di un naturalista_visioni di paesaggio” a cura di La Sardegna vista da Vicino.

L’esercizio del colore - cioè il processo artistico mediante il quale Pierluigi Calignano crea, sperimenta, stratifica, definisce un colore - è lo strumento privilegiato di analisi della realtà.
Nell’installazione realizzata per il Museo Organica, “Che io non sia una rupe ma acqua e cielo”, le infinite combinazioni cromatiche, disposte nello spazio con apparente causalità, sono stati percettivi attraverso i quali l’artista registra il mutare delle cose, la loro presenza e la loro assenza, il loro esistere nello spazio.

“Michele Tamponi – percorsi di un naturalista_visioni di paesaggio” è una mostra fotografica dedicata al naturalista tempiese Michele Tamponi. Fondatore di Cammina Limbara e socio fondatore dell’associazione La Sardegna Vista da Vicino, Tamponi era esperto conoscitore del Limbara e della sua flora e fauna.
Il percorso fotografico mostra il territorio del massiccio gallurese come uno scenario di contrasti: spazio negato, di solitudini, difficilmente accessibile, ma anche ricco di luogo nascosti, da vivere e tutelare.

La sera, dalle 18:30 il Bosco di Curadureddu diventa il palcoscenico della seconda edizione di “foliage - festival di musica per boschi”, promosso dal Museo di arte ambientale Organica e nato per portare la musica contemporanea nella splendida cornice autunnale del Monte Limbara. Protagonista il Blastula.scarnoduo composto dalla cantante Monica Demuru insieme al percussionista e compositore Cristiano Calcagnile con “Solo una cosa ho avuto nel mondo”, un progetto musicale ispirato dalla figura di Pasolini.

“Solo una cosa ho avuto nel mondo” trae ispirazione dal mediometraggio “La Ricotta”. Il progetto musicale della cantante e attrice di origini sarde Monica Demuru e del percussionista e compositore Cristiano Calcagnile parte dall’impianto sonoro dell’episodio filmico del 1963.
Sviluppando una relazione musicale con la sceneggiatura, Demuru e Calcagnile rispondono alla suggestione sonora di un’opera fuori dagli schemi: al suo pastiche per contrasti, alle parole-suono poetiche il Blastula.scarnoduo risponde con uno sgomento sonoro, affacciandosi in maniera a tratti leggera al mistero della domanda religiosa e storica e alla pietà per una umanità persa.


Bosco di Curadoreddu
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Bosco di Curadoreddu, 07029, Tempio Pausania, SS, Italia
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