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ACQUE FRAGILI. INFRANGIBILI EQUAZIONI
PINA INFERRERA, EXISTENTIAL FILAMENTS, 2022,COPYRIGHT PINA INFERRERA
7 ottobre 2023
sab: 08:00 – 23:59
Descrizione

PINA INFERRERA
Immagini per dire sì alla vita, da proteggere
Lo sguardo di Pina Inferrera è da sempre quello di chi indaga la realtà con la certezza di trovarvi un mondo che vale la pena osservare da vicino per scoprirvi connessioni inattese e poesia. Dalla ricerca condotta negli Anni Ottanta, in cui si è dedicata alla riflessione sulla necessaria convivenza tra il mondo naturale e la “rerum natura” creata dall’Uomo, passando attraverso una promozione convinta e concreta del riciclo dei materiali industriali nelle proprie opere, l’artista è approdata nei primi anni 2000 ai lavori della serie “Natura Altera” che esprimono la percezione della spiritualità insita nel mondo naturale, nel mistero di forme e colori che la sua sensibilità e tecnica fotografica d’artista sono in grado di rendere visibili.
Pina Inferrera muove verso una dimensione incentrata sulla Natura, ma con la chiara consapevolezza che solo percepire l’intima connessione tra Uomo e Natura, tra le loro fragilità, è il modo di mantenerle in equilibrio con rispetto e cura reciproca.
E dunque il video ACQUE FRAGILI.INFRANGIBILI EQUAZIONI si riferisce in primo luogo all’impalpabilità delle fragili meraviglie insite nella Natura ma anche alla gracilità degli equilibri che regolano il rapporto dell’Uomo con la Natura e l’ambiente. L’attenzione e la finezza tecnica con cui l’artista si addentra nel microcosmo naturale e lo dilata per restituirlo “macro” a chi guarda, sottoponendoci paesaggi che sembrano rimandare ora agli abissi, ora al sottobosco, ora a un vetrino di laboratorio, esprimono proprio la delicata misura in bilico tra ricerca e invasività, sperimentazione e cura, che è la chiave stessa della difficile simmetria tra Uomo e Ambiente, Scienza e Natura, e che si ripropone anche nelle relazioni tra esseri umani. Le delicatissime miniature naturali catturate dall’obiettivo conducono immediatamente alla precarietà dell’ambiente nelle mani dell’Uomo, e questo pare essere lo scrupolo dell’artista, desiderosa di consegnarci mondi “nuovi” ed effimeri - perché non immediatamente visibili - ma allo stesso tempo rispettosa del dato reale e nascosto che riesce a cogliere.
Gli scatti sono pervasi da un silenzio che rimanda sì a mondi subacquei e a soffici pennellate sulle quali si stagliano dettagli preziosi di meraviglie naturali, ma anche a un profondo rispetto. Rispetto per la relazione tra Uomo e Natura; rispetto volto a ricreare un’armonia, seppur all’interno della fragilità, fatta di cura.
Cura nel tentativo di bloccare immagini non scontate, nel rintracciare nella Natura, oltre a quel che vediamo, tutto quello che immaginiamo, in una sintesi perfetta di figurativo e astratto, di biologia e incanto.
Lo sguardo di Pina Inferrera è dunque intriso di un sentire profondamente etico,
rimanda alla necessità di spingersi oltre, con attenzione e serietà, per trovare soluzioni al disequilibrio e cura alla sofferenza dell’Uomo e dell’Ambiente
Tratto dal testo di Paola Suardi per il catalog

Pina Inferrera
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