Mostra personale dello scultore Paolo Soro.
Il percorso è unico, esistenziale e storico, perché ogni uomo si nutre del suo tempo, ne respira l’aria, è trapassato dagli avvenimenti, ne avverte la novità e la conflittualità ma mantiene desto un grido di domanda e di compimento che non può essere taciuto (Montale osservava: ogni cosa che facciamo ha un grido dentro…non è per questo!).
L'esposizione racconta attraverso le opere scultoree una visione esistenziale dell'uomo. Il percorso espositivo, che rientra nell’ambito delle iniziative 50x50 e dunque nel programma di Pesaro Capitale della Cultura 2024, si compone di 15 sculture in metallo o materiale misto (terracotta, piombo, bronzo, acciaio e acciaio inox) che raccontano la ricomposizione dell’uomo nelle sue varie dimensioni (culturale, storica, religiosa, affettiva) a partire da una contemporaneità frammentata e simboleggiata dall'opera dedicata a Palmira o dalla scultura Seminatore di zizzania.
La mostra è accompagnata da un testo critico di Maurizio Cesarini.
Paolo Soro è nato a Sestu (CA) nel 1959 e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Urbino dove attualmente insegna tecniche per la fonderia e la scultura.