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Cento anni di Surrealismo: Salvador Dalì tra cinema e disegni animati
a cura di Paola Nicita
12 ottobre 2024
10:00 – 18:00
Descrizione

Nel primo Manifesto del Surrealismo, pubblicato a Parigi il 14 ottobre del 1924, si legge di un “Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere con le parole o con la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale”.

Cento anni dopo, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino aderisce alla XX Giornata del Contemporaneo dell’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, scegliendo l’artista catalano Salvador Dalì, per investigare un particolare aspetto della sua produzione, ovvero quella ideata per il cinema e per i disegni animati.

Insieme a Luis Buñuel, Dalì firma due capolavori del cinema surrealista, Un chien andalou (Un cane andaluso, 1929) e L’âge d’or (L’età dell’oro, 1930), mostrando come la celluloide ben si prestasse, anzi apparisse ideale, a dar forma ai sogni e incubi del Surrealismo.

I filmati qui proposti sono stati realizzati da Salvador Dalì al suo arrivo a Los Angeles: “Sono venuto a Hollywood e ho incontrato tre grandi surrealisti americani: i fratelli Marx, Cecil B. De Mille e Walt Disney”. È da quest’ultimo incontro, avvenuto nel ’45, che Dalì avvia la stesura di Destino, il disegno animato che richiese quasi mezzo secolo per prender forma. Disney invitò Dalì a trasferirsi negli studios, per realizzare un lavoro mai visto, una storia d’amore impossibile pensata come “una magica esposizione della vita nel labirinto del tempo”: la storia di due amanti uniti dal sentimento ma divisi dal destino, che si muovono tra iconografie tipicamente lisergiche, surrealiste. Ma la crisi e la guerra interrompono il progetto, che rimarrà incompiuto negli archivi fino al momento in cui Roy, nipote di Walt Disney, lo recupererà per caso, decidendo di concluderlo con l’aiuto di alcuni disegnatori che lo terminano nel 2003, mischiando i disegni originali alla computer graphic. Rimangono intatte le musiche originali di Armando Domínguez e la voce di Dora Luz, che canta Destino, che dà il titolo a questo straordinario lavoro surrealista.

A Hollywood, Dalì era arrivato su invito del regista Alfred Hitchcock, per il film sulla psicoanalisi Spellbound del 1944 (tradotto in Italia come Io ti salverò): per materializzare le immagini del sogno raccontato dall’attore Gregory Peck sul lettino dell’analista Ingrid Bergman, il regista pensa proprio all’artista surrealista per dare corpo alle visioni oniriche che tanto turbano il protagonista. La lavorazione ebbe delle difficoltà proprio a causa del lavoro di Dalì. Per scelta del produttore David O. Selznick, larga parte della sequenza fu cancellata per sempre: 17 minuti su 20.

Tra le immagini che restano, un passaggio in cui Ingrid Bergman si trasformava in una statua della dea Diana, e una scena ambientata in una sala da ballo, arredata con pianoforti sospesi e figure immobili che fingevano di danzare.

Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino
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Piazzetta Antonio Pasqualino 5, 90133, Palermo, PA, Italia
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Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino
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Telefono: 091328060
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