In occasione di AMACI Giornata del Contemporaneo ingresso gratuito alle mostre attualmente in corso.
Diana Anselmo | Je Vous Aime | 19 marzo - 13 ottobre 2024
Prima mostra personale di Diana Anselmo (Verona, 1997) artista e performer Sordo. “Je Vous Aime” costituisce il nuovo capitolo di un più ampio progetto avviato nel 2023 con un'omonima lecture-performance. Il progetto espositivo nasce come esito di una ricerca storica sviluppata in differenti archivi e realizzata a Torino in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e a Parigi con l’Institut National des Jeunes Sourds e l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi. “Je Vous Aime” è una indagine sulla relazione tra il pre-cinema e la storia di oppressione della comunità Sorda.
Danielle McKinney | Fly on the Wall | 19 marzo – 13 ottobre 2024
Prima mostra personale in Italia di Danielle McKinney (1981, Montgomery, Alabama, USA) che propone un ciclo di dipinti realizzati appositamente per questa occasione, insieme a una ristretta selezione di lavori già esistenti. Punto di partenza per le sue immagini sono spesso fotografie trovate online, nelle riviste, e, soprattutto, in altri dipinti, che McKinney utilizza per esplorare le sfumature di gesti, colori e forme del soggetto femminile, rivisitando in chiave contemporanea la tradizione della pittura da modello.
Mohammed Sami | Isthmus | 19 marzo – 13 ottobre 2024
“Isthmus”, la prima personale in Italia di Mohammed Sami (Baghdad, 1984), presenta un nuovo ciclo di dipinti realizzati dall’artista per questa occasione.
Sami si concentra sull’esplorazione del rapporto tra pittura contemporanea e memoria episodica. La sensazione di essere momentaneamente e inconsapevolmente spinti in un luogo della propria mente che non è “qui”, ma altrove ("thereness") è al centro dei lavori dell' artista, che rimettono in circolo la sua esperienza di migrazione e la persistenza degli effetti che tale evento traumatico ha sulla soggettività.
Binta Diaw | Il peut pleurer du ciel | 20 giugno – 13 ottobre 2024
Binta Diaw (Milano, 1995) crea un’installazione immersiva che affronta il tema della migrazione in modo non convenzionale e lontano dai comuni cliché sull’argomento così come da una lettura politica del tema, per invece condurci verso il racconto della sensibilità del corpo umano migrante nei suoi legami con la natura e con la cultura che lo circonda.
La mostra è curata da Ilaria Bernardi, co-organizzata e co-prodotta da Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Associazione Genesi.