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Fariba Ferdosi Cibo Persiano
L’artista iraniana Fariba Ferdosi lavora sulle identità. Convinta del valore sociale dell’arte, privilegia l’interazione coniugando estetica ed etica.
12 ottobre 2024
sab: 00:00 – 00:00 / 15:00 – 19:00
Descrizione


Fariba Ferdosi, artista iraniana che vive tra Firenze e Teheran, presenta al Museo Trans-Unto di Firenze: Cibo Persiano, un’opera del 2002.
Il Museo Trans-Unto, creato nel 1994 da Lorenzo Pizzanelli, artista autore e regista multimediale con il quale la Ferdosi ha collaborato in vari progetti artistici tra il 2002 e il 2010, è un luogo simbolico nato per indurre una riflessione sul concetto di autorialità e di autorità istituzionale... come scrive lo stesso Pizzanelli in proposito.
Cibo persiano è una stampa digitale su tela con interventi pittorici a olio di 100x70 cm. L’immagine presenta su un piatto posato su un tappeto un viso di donna duplicato in orizzontale nella forma del naso e della bocca ma che manca della fronte. In evidenza un unico occhio, al posto del secondo una scritta in parsi. Solleva il coperchio dello scaldavivande una mano anonima in guanto bianco, il cui braccio, appena visibile, mostra un elegante polsino ricamato. La ricercatezza dei dettagli impreziosiscono l’opera e le allusioni etiche sono in gran parte intuibili.
Fariba Ferdosi lavora sulle identità a partire dalle sue, iraniana e italiana. Alla base della sua ricerca c’è l’interesse per l’estetica e l’etica delle radici degli “archetipi”. Convinta del valore sociale dell’arte, privilegia l’interazione come è scritto nella sua biografia. L’artista spazia dall’installazione alla videoarte interattiva, dalla Net Art alla performance, senza trascurare altre tecniche come la fotografia, la pittura e la scultura. L’ ultima opera è Nido/Crona, Glass Art. Scrive l’artista in proposito: L’opera riprende uno dei temi iconografici più battuti nella storia (dell’arte) occidentale, la corona di spine di Cristo. L’immagine ancestrale ... la corona di scherno... diventa filo spinato, confine, frontiera militarizzata, trincea. È un Nido spinoso e infido, che posso guardare da fuori o abitare da dentro. Ma è anche un nido di vetro, che oltre alla sua natura fragile e vulnerabile, ci ricorda che i confini spinosi non sono mai assoluti, ma si trasformano, migrano, rompono il loro significato nel tempo.
Un altro lavoro ci dà il senso della visione etico-politica dell’artista. Il titolo: Pecorato, nello stesso tempo istallazione, scultura, arte digitale e performance. Dice Fariba Ferdosi: L’idea su cui ruota il progetto... è intorno alle icone del Fondamentalismo, alla cultura dell’immagine in cui viene rappresentato, all’estetica dell’ottusità. Come icona di partenza ho scelto una Pecora Armata di Fucile. Un’immagine-ossimoro che unisce il carattere mite e pacifico dell’animale con l’archetipo aggressivo e violento del fucile. La pecora – nell’Islam – è considerato animale sacro. Ancora oggi fa parte della tradizione sacrificare quest’animale per i momenti importanti della vita: matrimoni, viaggi, lavoro, acquisto di una casa… tuttavia, ho potuto verificare che in tutte le culture è anche considerato simbolo di ottusità.
Elda Torres

Museo Trans-Unto
via Torcicoda 115/1 Firenze 50142
Elda torres, Elda Torres
Via Claudio Monteverdi 80, 56044, Montecerboli, PI, Italia
Telefono: 3663527363
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