BARBARA BONFILIO L’incanto nei boschi senza sentiero è una mostra personale che si svolge nello spazio rinnovato di Ellebi Galleria e Dimora D’arte, in occasione della Ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.
L’incanto nei boschi senza sentiero è la traduzione italiana di uno dei più celebri componimenti del poeta romantico George Byron (1788 - 1824). E BARBARA BONFILIO l’incanto nei boschi senza sentiero è il titolo scelto per descrivere l’immersione dolce nell’universo dell’artista, che riorganizza l’ordine del mondo attraverso un’azione pittorica sempre in bilico tra quotidiano e irreale, tra natura e spiritualità. Davvero l’incanto nei boschi senza sentiero.
L’esposizione ricostruisce in galleria uno spazio scenografico, lo studio dell’artista, rifugio byroniano nel quale ricercare i dettagli, scovare i particolari, lasciarsi inabissare in colori e visioni, per un’esperienza sensoriale condivisa e partecipata. Attraverso le opere esposte, ma anche elementi quotidiani quali cavalletti, tavoli, libri, rotoli, piante sempreverdi, l’intento è quello di architettare una realtà altra, quella intima e complessa dell’artista. I suoi esperimenti, i tentativi, le intuizioni le elaborazioni di processi creativi che affidano a chi osserva la responsabilità di indagare e cogliere tra le faglie del raffinato intreccio tra tensione e serenità i tropi archetipici e primigeni che nutrono la spiritualità comune.
Indago il rapporto tra l’ uomo e l’ ambiente circostante, gli spazi che avvolgono e riflettono il nostro corpo nella dimensione fisica e spirituale… Non mi interessa riprodurre la realtà così com'è, ma piuttosto evocare immagini che possono essere variamente interpretate. Sono, infatti, incuriosita da come la mente riesca a evocare e creare nuovi mondi combinando frammenti di memorie di esperienze vissute e visioni interiori.
Barbara Bonfilio
Le opere selezionate per la mostra percorrono quindi lo spazio della fruizione e il tempo dell’incontro con lo spettatore, offrendo una sintesi densa e approfondita della sua pratica artistica e della sua poetica concettuale. Il suo approccio è soggettivo, relazionale e intimo. Con il grande poeta inglese comune è l’afflato lirico idillico: Non amo meno gli uomini, ma più la natura / e in questi miei colloqui con lei io mi libero.
BARBARA BONFILIO L’incanto nei boschi senza sentiero rappresenta dunque una rara possibilità, quella di varcare concretamente il portale di accesso per scoprire una dimensione parallela, lo studio dell’artista, che da luogo privato si fa territorio eccezionalmente condiviso di emozioni, immagini, visioni. Al termine della mostra è previsto un catalogo costruito site specific sul progetto, prodotto da Ellebi Galleria e Dimora D’arte e con testi di Martina Cavallarin e Antonio Caruso.