"O marinai si è o non si è",
Joseph Conrad
THE POOL NYC presenta un nuovo capitolo della sua originale ricerca sulla Fotografia Anonima e i suoi capolavori. La galleria rende omaggio al fascino dei marinai e alla loro ineguagliabile e intramontabile eleganza. In un’istallazione di novanta fotografie anonime, dalla Francia di metà Ottocento all’Italia degli anni ’20, dall’America del New Deal all’Unione sovietica degli anni ’50, la mostra racconta l’eterna seduzione di un mito maschile e dell’elemento oceanico nel quale è nato.
Virili e morbidi nelle pose di un corpo che si adatta al fluttuare delle onde, scintillanti e sorridenti nella bellezza di una divisa che continua a ispirare il guardaroba maschile e femminile, i marinai hanno chiesto alla fotografia di fermare il tempo e cancellare ogni lontananza. Dall’Atlantico al Mar Baltico, dal Mediterraneo al Pacifico, fino al Mar Nero, i marinai si sono fotografi sempre e ovunque, inseparabili tra buddies, durante le manovre e le corvée, sul ponte della nave a farsi i muscoli, in licenza, just married all’uscita della chiesa, accanto alla statua di Garibaldi in uno studio fotografico, nella cabina di un photomaton l’attimo prima di salpare.
In un secolo di immagini e grandi orizzonti, dal 1860 al 1960, questa mostra ci invita a farci anche noi marinai, a indossare la divisa della libertà e dell’avventura e a partire. Del resto lo diceva anche Mark Twain: «Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Esplorate. Sognate. Scoprite».
La mostra presenta una seconda istallazione che ha per tema la ricerca scientifica e artistica della stella di mare. Provenienti dagli archivi della famosa Station Biologique de Roscoff in Bretagna, fondata nel 1872 e dedicata all’esplorazione delle specie marine, le immagini di autore anonimo sono un corpus originale realizzato nei primi anni ’50. A incantare non è solo la bellezza del soggetto, ma la qualità delle fotografie che ci riportano alla straordinaria esperienza di Jean Painlevé (1902-1989), biologo, cineasta, amico di Jean Vigo, Jacques-André Boiffard e André Breton, nonché ricercatore proprio alla Station Biologique de Roscoff. Ed è proprio a Roscoff che tra gli anni ’20 e ’30 Painlevé realizza le sue famose riprese fotografiche e cinematografiche di stelle di mare, piovre, cavallucci, gamberi, ricci. Un mondo inesplorato, di cui i Surrealisti intuirono la forza onirica e sensuale, e non a caso Man Ray chiese a Painlevé un estratto delle sue riprese da inserire nel celebre film L’étoile de mer del 1928. Un mondo, ancora, che torna a noi in una collezione inedita, ipnotica e preziosa.