Solo in occasione della giornata del contemporaneo, è visitabile l’opera permanente di Federica Di Carlo - “I SEE, I SEE”- presso gli spazi Enterprise nel quartiere Eur, azienda italiana attiva nel campo della produzione di software per il settore finance e banking. Il lavoro è stato realizzato nel 2019 in occasione della mostra “Materiale immateriale”, a cura di Melania Rossi, inaugurata per la nuova sede dell’azienda firmata dallo studio di architettura Spazi Multipli. L’artista ha creato un’installazione site-specific integrata nella particolare architettura della “navicella sospesa”, uno spazio che si appresta a diventare sede espositiva e di progetti culturali, dove stile razionalista e contemporaneo dialogano tra contrasti e rimandi visivi.
“I SEE, I SEE”, che significa - io vedo, io conosco - appartiene alla serie che Di Carlo inizia a realizzare dal 2015 ispirata alla forma con cui vengono assemblati gli specchi dei telescopi spaziale. Queste sculture sono per l’artista dei display, delle superfici “schermo” tra visto e vedente che agiscono con il paesaggio di fronte, generando quelle che Joice definirebbe “visioni involontarie”.
Nel contesto dell’architettura contemporanea di Enterprise, l’opera di Di Carlo si relaziona mirabilmente con il paesaggio esterno e con gli spazi interni inondati di luce, caratterizzati da pulizia delle forme e trasparenza dei materiali. I diaframmi di vetro che permettono di aprire prospettive diverse muovendosi nello spazio sono “attivati” dall’opera di Di Carlo, che moltiplica l’orizzonte e indaga la relazione tra luce e sguardo provocando uno spaesamento. A seconda dell’orientamento della luce naturale l’osservatore potrà vedere solo se stesso specchiato nelle lenti o il panorama dinanzi ribaltato.