Percorso AAA – Arte Ambiente e Archeologia Sculture e installazioni di Valentina Carrera, Rinaldo Degradi, Carlo Fontanella, Paolo Lo Giudice, Paolo Pasini, Virgilio Patarini, Alessandro Zanni e altri Scendendo nel dettaglio, si vanno a realizzare e a collocare sculture e installazioni del progetto “AAA - Arte Ambiente Archeologia” principalmente nei prati della parte altra della Collina, specie in alcune zone disboscate da rovi e sterpaglie nell’ultimo anno e rese finalmente fruibili ai visitatori: primo passo per la definizione di un “quarto percorso” che vada ad aggiungersi ai tre già esistenti dedicati alle Incisioni e ai Ritrovamenti Archeologici.
Le sculture e le installazioni in oggetto hanno come temi principali la Natura e il Mondo Arcaico e dunque si prestano ad instaurare un dialogo con gli aspetti naturalistici e archeologici del luogo che le va ad ospitare: il contenuto dialoga con il contenitore e aiuta i visitatori a cogliere nuovi spunti e suggestioni.
OXIGENE - Il Respiro della Terra. Fotografie, “radiografie”, sculture e piccole installazioni di Valentina Carrera Oxigene-il Respiro della Terra è un progetto dedicato all'albero e ai cambiamenti climatici. Il rapporto tra uomo e albero è antico. Un rapporto di parentela così stretto da far pensare ad un'antica maternità. Nella Torah Adamo ed Eva hanno iniziato la nostra discendenza e la scoperta del mondo proprio da un albero, quello della conoscenza. Scientificamente la nascita della "fotosintesi" coincide con la nascita della vita sul pianeta Terra. Il nostro sistema respiratorio è identico a quello della natura e solo nel conservarla avremo una possibilità di sopravvivenza. Eppure ce ne stiamo dimenticando.
Il progetto “Oxigene” è composto da fotografie e installazioni sulle tematiche ambientali. La natura siamo noi, ma spesso la distanza che si crea tra noi e lei, per il nostro egoismo e la necessità di soddisfare i nostri bisogni, l'ha resa qualcosa di sacrificabile ed ecco che ormai siamo arrivati al punto di chiederci se è possibile salvarla dalla distruzione. Consideriamola allora a distanza, come in un museo.
Rispettiamo le antichità della nostra storia e le conserviamo al meglio per mantenere la memoria, studiandole e imparando da dove siamo venuti. Se studiassimo la natura allo stesso modo, con lo stesso rispetto? Provette, teche e radiografie ci possono far penetrare nella sua meraviglia. Cominciamo a conoscerla, per conoscerci e insieme salvarci. Perché la natura siamo noi. Si tratta di un progetto realizzato con stampe su carta da disegno, stampe fotografiche su acetato trasparente a strati sovrapposti, cassette di legno di recupero industriale, vetro, light box.
Oxigene è un omaggio alla natura da conservare e amare, ma anche una visione apocalittica su un futuro prossimo possibile dove l'ossigeno scarseggia e viene conservarlo in vasetti preziosi e rari. Tra i vari lavori un'installazione con archivio botanico della memoria immaginando una flora ormai perduta conservata in mini fotografie su cubi di legno. Oxigene si compone di lavori a strati dove è possibile addentrarsi in un bosco magico dai rami spettrali o troviamo rami sovrapposti a bronchi ad indicare che il nostro sistema respiratorio è identico a quello della natura e che solo nel conservarla avremo una possibilità di sopravvivenza.
HEIM – La casa lontano dal sole. Romanzo di Alessandro Baito “Heim è un libro sulle scelte. Anche. Sono dieci storie, dieci vite che vengono raccontate dai loro protagonisti, ognuno con la propria voce e il proprio sentire. I loro punti di vista si possono condividere o meno. Ma al centro di tutto rimane un’Umanità e un senso di Comunità che deve essere indiscutibile. Nelle differenze siamo tutti uguali.
Heim è un libro sulle scelte e sul sacrificio. Oltre le dieci personali vicende raccontate si fa sentire sempre più importante l’apparente casualità, anzi la necessità di una relazione tra le storie… fino a diventare una realtà. I dieci personaggi sono tutti legati. In spirito. Ad una lunga catena di altri Spiriti che formano come una maglia metallica che tiene unita l’Umanità nel suo cammino verso la piena realizzazione, che altrimenti si sgretolerebbe sotto i colpi delle forze distruttrici dell’egoismo. Heim è casa in islandese, perché l’Islanda è simbolo naturale dell’incontro di forze opposte, il fuoco dei vulcani e i ghiacci del Polo. Heim è la casa comune oltre il tempo e lo spazio; la meta del nostro viaggio; il rifugio dove poter essere davvero noi stessi.
La scrittura è intercalata da innesti poetici, citazioni tratte da libri immaginati, in verità scritti per completo da me… un po’ autoreferenziale, ma il mondo che si crea in un romanzo può stare in piedi solo se è autosufficiente, coerente e… autoreferenziato? Credo”. Alessandro Baito