In occasione della Giornata del Contemporaneo, sabato 12 ottobre 2024, 17° anniversario della Reggia di Venaria, è previsto l’ingresso gratuito ai Giardini per l’intera giornata (orario 09.30-18.30).
E’ possibile visitare sia la mostra Mainolfi/Sculture. Bestiario, a cura di Guido Curto e Clara Goria (21 giugno-10 novembre 2024), con le opere ambientate nella Corte d’Onore, nel Loggiato della Sala di Diana e nel Gran Parterre dei Giardini, sia le installazioni permanenti di arte contemporanea presenti nel Parco Basso e nel Parco Alto della Reggia di Venaria.
La Venaria Reale presenta infatti diverse opere e installazioni contemporanee, dagli ambienti interni ai Giardini, in rapporto con l’architettura e la storia del complesso. Un dialogo con il contemporaneo aperto nell’ambito del recupero del complesso della Venaria Reale, con il Giardino delle sculture fluide di Giuseppe Penone realizzato dal 2003 al 2007 nel Parco Basso, in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, nell’area del perduto giardino secentesco, completato in questi ultimi anni dallo stesso artista con Anafora nelle grotte del muro castellamontiano. All’altro polo dei giardini, nel Parco Alto, Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più di Giovanni Anselmo (2013) segna il crocevia del settecentesco Gran Parterre juvarriano. Segue Storyboard. Paladino alla Reggia di Venaria, con ingresso dal Parco Basso: un progetto di Mimmo Paladino promosso dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e vincitore della III edizione del bando Italian Council 2018, concorso ideato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Lungo il percorso si incontrano anche le sculture Gea di Luigi Stoisa e Momenti di Giuliano Vangi. Il parco ospita inoltre interventi site specific realizzati da Hilario Isola, tra cui La Mantide, recentemente entrata nelle collezioni della Reggia di Venaria, e Venaria Green Art, Festival nei Giardini della Reggia, a cura di Alessia Bellone e Cecilia Serafino (13 maggio-13 ottobre 2024), con installazioni di Rodolfo Casati, Erika Inger, Marco Nones, Ars Ruralis, Rumen Dimitrov, Tim Norris, Rodolfo Liprandi, Berit Skjottgaard Laursen.