Roma Spontanea è un’esplorazione della complessa relazione tra gli abitanti della città e le aree selvagge e incontaminate che caratterizzano gli ambienti urbani. L’installazione ci invita a scoprire il ricco tessuto di vita che fiorisce negli angoli trascurati delle nostre città, dove la natura si riprende il suo spazio e dove le persone si ri-incontrano attraverso il riconoscimento di piante ed erbe spontanee.
Sabrina Morreale, architetta, educatrice e co-fondatrice di Lemonot - un duo con base a Londra e in Italia-mostrerà parti del suo progetto di ricerca svolto durante la sua permanenza, come borsista italiana in architettura, presso l'American Academy di Roma nel 2023/2024.
Sabrina presenterà fotografie, cartografie e sequenze filmiche dall’interno della città di Roma fino alla campagna romana.
Roma Spontanea è un viaggio etnobotanico immersivo nella città di Roma, lungo la Via Appia, la Caffarella, Tor Fiscale e il Parco degli Acquedotti, che porta alla riscoperta di saperi antichi, spesso tramandati solo oralmente e che rischiano di perdersi nelle curve della contemporaneità. Soprattutto, Foraging Rome racconta del saper coltivare le relazioni, cercate e talvolta fortuite - quelle che indicano la voglia di dedicarsi e di dedicare del tempo.
L’attività di raccolta è una pratica antica che unisce conoscenza e azione. Ci incoraggia a uscire all’aperto e a esplorare gli ambienti limitrofi entrando in contatto con le piante commestibili che crescono nell’area urbana. Ogni erba selvatica racconta una storia: di resilienza, adattamento e del nostro patrimonio comune di coltivazione del cibo.
Quando raccogliamo, attingiamo a una tradizione senza tempo che trascende le generazioni. Il lavoro Roma Spontanea mette in evidenza il rapporto continuo tra gli esseri umani e le piante, sottolineando come la raccolta urbana promuova un senso di comunità e di gestione dell'ambiente.
Città come Roma fungono da archivi viventi, dove le storie delle piante riflettono i movimenti storici di persone e beni. La vegetazione spontanea presente nei paesaggi urbani racconta storie di resilienza, adattamento e connessione. L’attività di raccolta, ci permette di essere parte di questa narrazione, scoprendo le varie stratificazioni temporali che danno forma ai nostri ecosistemi urbani.
La musica della dj D, Donata De Stefano, ispirata al giardino selvatico dello spazio Esthia e ai suoni della natura selvaggia, farà emergere un'atmosfera incantevole. Una combinazione che metterà in risalto la bellezza della natura, invitando il pubblico alla contemplazione e all'esplorazione.
“Roma Spontanea chiede allo spettatore di rimanere attivo, di camminare verso il fuori, verso il proprio fuori - cominciando da alcuni luoghi che sembrano abbandonati, ma che in realtà, spesso, sono soltanto dimenticati. Tracce di un passato non finito che si può trasformare in un filtro per futuri possibili.” S.Morreale