Angels. Cinquant'anni di storie del Pastificio Cerere è un racconto per immagini che attraversa mezzo secolo di storia culturale, pensato per restituire un ritratto dell'ex pastificio e ricostruirne il fermento creativo che lo ha caratterizzato dagli anni Settanta ad oggi.
Il titolo della mostra, Angels, si ispira alla celebre serie fotografica degli “angels” (From Angel series, 1977; From a series on Angels, 1977; Angels, 1977-1978) che l’artista Francesca Woodman realizza tra il maggio 1977 e l’agosto del 1978 negli spazi dell’ex pastificio. In alcuni di questi scatti, l’artista si ritrae con indosso soltanto una sottogonna di cotone bianco, mentre grandi fogli di carta sullo sfondo evocano l’immagine di candide ali d’angelo. Giunta a Roma grazie a un programma di studio promosso dalla Rhode Island School of Design, Woodman approda al Pastificio Cerere e ne coglie il fascino dettato dagli ampi volumi architettonici e dalle pareti segnate dal tempo.
“Quasi una trasposizione visiva della poesia “L’Angelo necessario” di Wallace Stevens (1879-1955) - spiega Marcello Smarrelli - in cui il celebre scrittore statunitense descrive l’angelo della realtà che indica la via al mondo, necessario perché il mondo rivive solo in quello sguardo: lo sguardo della poesia e dell’arte. Per traslazione, una visione degli artisti come figure angeliche, che segnano il percorso dell’umanità e contengono in loro la possibilità straordinaria del volo, ma anche quella tragica e rovinosa della caduta”.
La mostra presenta un racconto degli artisti, degli intellettuali, dei galleristi, dei curatori e delle figure legate al Pastificio Cerere nel corso del tempo, chi per passaggi repentini, chi per lunghe permanenze.