DEEP IN TIME / Tessere il tempo profondo di Nadia Tamanini e Francesco Mina è una performance che mette in relazione spazio, materia, corpo e tempo geologico. Partendo dalla pietra come fondamento originario, unita alla pratica dell’annodare, il corpo si fa strumento di ascolto, misura e connessione con il tempo profondo dell’ecosistema di cui siamo parte.
Rocce selezionate nell’area di Bolzano, provenienti da diversi strati geologici, sono legate a fili tesi su una struttura che evoca gli antichi telai, dove le pietre fungevano da contrappesi. L’azione performativa consiste in un gesto rituale e reiterato: si annoda il filo partendo dalla pietra, eseguendo un nodo per ogni milione di anni vissuti dalla stessa (1 nodo = 1 MA). La durata della performance e la lunghezza dei fili sono determinate dal numero dei nodi, ovvero dall’età geologica delle pietre. Il nodo diventa così unità di misura del tempo e memoria incarnata nel filo, mentre il ritmo del gesto trasforma il tempo geologico in esperienza incorporata, manifestando la vastità del tempo profondo attraverso un gesto essenziale, tanto funzionale quanto simbolico.