"Falling into Nothing" è un’installazione visiva di Arte Transconcettuale che invita lo spettatore a confrontarsi con l’idea di caduta come condizione esistenziale. Nella percezione comune il precipitare coincide con la perdita di controllo e con l’annullamento. Qui, invece, la caduta si rivela come un punto fermo, una sospensione che può essere interpretata, a seconda del punto di vista, come ascesa.
Attraverso immagini e dinamiche visive che sospendono il concetto stesso di direzione, l’opera mette in scena la contraddizione tra movimento e immobilità, tra finitezza dell’individuo e infinità dell’universo. Il risultato è una meditazione poetica sul rapporto tra l’essere umano e l’eternità, tra il limite personale e lo spazio illimitato del nulla.