Il MAB – Centro Culturale d’Arte Contemporanea di Bari Sardo presenta, dal 4 ottobre al 30 novembre 2025, la mostra collettiva Archeologia del presente – corpo, materia, memoria, a cura di Carla Carta, Michela Melis e Nicoletta Zonchello (direttrice artistica del MAB).
La collettiva riunisce diciotto artisti che, attraverso linguaggi differenti, dalla scultura alla pittura, dalla fotografia al digitale, esplorano un sentire arcaico e universale che lega corpo e terra, gesto e rituale, tempo e materia.
Il progetto nasce da una ricognizione di pratiche artistiche contemporanee che, pur nella loro diversità, sembrano convergere in un’area di risonanza comune: una memoria che precede la parola e che si trasmette attraverso il gesto, la materia e il segno.
Nelle opere selezionate affiorano materiali primari come ferro, cenere, pietra, legno, trattati non solo come mezzi tecnici, ma come elementi carichi di stratificazioni simboliche e culturali. Il ferro, in particolare, ritorna come riferimento implicito a una lunga storia di trasformazioni: in Sardegna, introdotto in epoca nuragica avanzata, ha segnato un passaggio epocale aprendo a nuove tecniche, scambi e forme di contatto con l’altro, dai Fenici agli Etruschi.
Accanto a questa dimensione materica, nelle pitture e nelle immagini emergono simboli primari, segni grafici, impronte e archetipi che rimandano a un linguaggio arcaico e non verbale. Una scrittura frammentaria e non lineare che attraversa supporti e formati, riconnettendo l’immagine a gesti antichi e universali.
Il digitale, presente in alcune ricerche, si configura come una nuova traccia: una materia altra che raccoglie e trasforma memorie arcaiche in linguaggi visivi contemporanei, rivelando come anche la tecnologia possa farsi eredità e segno.
Queste pratiche, lontane da folklore o ricostruzioni etnografiche, abitano pienamente il contemporaneo. Talvolta evocano un ritorno al gesto rituale, talvolta una tensione sciamanica, talvolta un’affermazione della materia come resistenza al tempo e all’oblio.
La mostra si articola come una geografia sensibile di costellazioni materiche e iconiche, invitando il visitatore a entrare in una dimensione in cui tempo, gesto e materia si confondono, e in cui l’arte diventa soglia, superando la rappresentazione.
Nicoletta Zonchello, direttrice artistica MAB
Artisti partecipanti
Alessandra Catta, Carla Carta, Teresa Carracoi, Olivier Cazenove, Salvatore Delogu, Taras Halabourda, Stefania Lai, Davide Manca, Riccardo Mantelli, Michela Melis, Amalia Nilda Nieddu, Elettra Norfo, Luisa Pistidda, Riccardo Pitzalis, Susanne Rikus, Monica Spanedda, Carlotta Tola.