La Stanza di Mnemosine di Alessandra Calò nasce in occasione dei settant’anni dell’accordo italo-tedesco per il reclutamento e il collocamento di manodopera italiana nella Repubblica Federale di Germania.
L’artista, invitata dall’Istituto Italiano di Cultura in residenza a Colonia, ha scelto di ispirarsi all’archivio DOMiD – custode degli oggetti dei migranti a partire dalla prima generazione – per riflettere sull’importanza dei materiali d’archivio in relazione agli eventi storici. Attraverso una call pubblica, nuovi memorabilia e aneddoti si sono uniti a interviste alle seconde e terze generazioni, stimolando riflessioni sul vissuto complesso di un contesto migratorio e di integrazione da parte di uomini e donne che non si possono più definire Gastarbeiter.
Il progetto artistico – che prende il nome dalla dea greca della memoria – non è altro che un percorso poetico che ci invita a riflettere sul valore degli oggetti e sulla loro capacità di custodire emozioni, memorie, identità, restituendo la complessità dell’esperienza migratoria italiana in Germania e l’attualità del suo lascito.