Oltre all'apertura straordinaria della mostra per la Giornata del Contemporaneo, è prevista una performance musicale di Federico Nardella - 𝗛𝗜𝗦𝗦𝗘𝗗 𝗦𝗬𝗡𝗧𝗔𝗫. Una performance per canne d’organo basata su sibili, fruscii e soffi. Il flusso d’aria e la sua dispersione costituiscono l’ossatura del brano, che si muove tra densità sonore droniche e silenzi profondi. L’opera si sviluppa al confine tra il suono tradizionale dell’organo e un intervento fisico sullo strumento, che ne svela timbriche instabili e complesse. Lo strumento, composto da due moduli con diciotto canne totali in zinco, stagno e abete rosso, è alimentato da una ventola e controllato tramite tiranti che regolano il flusso d’aria. Questo sistema permette un’espressività dinamica inedita rispetto all’organo classico, offrendo una gamma sonora ricca e imprevedibile. 𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗡𝗮𝗿𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 sviluppa la propria ricerca musicale nel campo dell’iper-amplificazione di suoni inudibili, facendo del silenzio un dispositivo d’ascolto attraverso cui indagare il rumore. Le sue composizioni mettono in scena un universo sonoro fragile e impercettibile, in cui minuscoli elementi interagiscono nello spazio generando scenari instabili, spesso attraversati da lunghe pause silenziose. Attivo con numerose pubblicazioni discografiche e collaborazioni — tra cui colonne sonore per film italiani e internazionali — è curatore della rassegna di improvvisazione elettroacustica Ek Dam.
Apertura straordinaria di "Tra due pensieri", personale di Marta Roberti inaugurata il 3 ottobre.
Saranno allestiti una serie di grandi disegni nati dal dialogo diretto con gli spazi del centro espositivo (un'ex chiesa, ora centro culturale)
Il titolo allude a quello stato di sospensione e silenzio — tra un pensiero e l’altro — in cui, grazie alla consapevolezza, possono emergere visioni e intuizioni.
Marta Roberti è un’artista contemporanea che, attraverso disegni e installazioni, indaga la connessione profonda tra arte, natura e spiritualità.
Al centro della sua pratica si trovano spesso animali simbolici, portatori di significati ancestrali e mitici.
Le sue opere invitano lo spettatore a riconoscere la sacralità del vivente e a percepire il confine sottile e mutevole tra umano e non-umano.
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Marta Roberti, originaria di Brescia, vive e lavora tra Roma e Varsavia.
Dopo la laurea in Filosofia si è diplomata in Cinema e Video presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
Il disegno è il suo mezzo espressivo principale e lo declina in installazioni e video animati per esplorare le relazioni tra esseri umani, animali e mondo vegetale, attraverso lo studio e la rielaborazione dei miti e delle loro rappresentazioni, in un dialogo tra culture orientali e occidentali.
Nel 2020 ha vinto il bando Cantica21 promosso da MAECI e MiBACT, e la sua opera Bestiario dell’altro mondo è entrata nella collezione dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Tra le sue collaborazioni più significative figura la scenografia Ancestors of a Time to Come, un’installazione monumentale di arazzi ricamati realizzata per la sfilata Dior Haute Couture Autunno/Inverno 2023, al Musée Rodin di Parigi.
Tra le principali mostre personali si segnalano: Due mondi e io vengo dall’altro, z2o Sara Zanin, Roma (2025); Giungla a palazzo, Palazzo Boncompagni, Bologna (2025); Rivelazioni, Museo Sant’Orsola, Firenze (2024); When it was now, IIC, Città del Messico (2023); Cose che non accaddero mai ma che sempre sono, Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno (2022); In metamorfosi, z2o Sara Zanin, Roma (2021); There is an elephant in the room, Pastificio Cerere, Roma (2020); Scarabocchio (Becoming_abject), Kuandu Museum of Art, Taipei (2014); SUPER_NATURAL, Chinese Culture University, Taipei (2015).
Ha partecipato inoltre a numerose mostre e festival internazionali.